"Quando l'oceano cominciava a ripiegarsi in sé, ad allontanarsi dalla città, a rannicchiarsi verso l'orizzonte, Bernard aveva la sensazione che un immenso testo si stesse ritirando da un'immensa pagina bianca. Era come se, di fronte a lui, le parole di un libro si fossero messe all'improvviso in movimento per isolarsi qualche tempo dagli sguardi delle persone.
A Bernard ogni tanto capitava di vivere simili momenti nel bel mezzo della lettura di un libro, all'improvviso il testo entrava nel riflusso, e cominciava a spostarsi in cima o in fondo alla pagina. Nel suo riflusso, dietro di sé, il testo lasciava sempre, in modo inevitabile, vari sedimenti; frammenti di lettere o di parole, sparsi segni di punteggiatura, qualche lettera smarrita o anche qualche gruppo di lettere dirottate dalle parole iniziali..."
Se dovessi descrivere Il venditore di incipit per romanzi con una sola parola, sarebbe caleidoscopico. Un libro che cambia forma a ogni pagina, che ti spiazza, ti confonde e alla fine ti lascia con un sorriso strano, mezzo divertito e mezzo perplesso. Matei Vișniec ha scritto un’opera folle, un labirinto di storie dentro storie, un gioco letterario in cui la realtà si sgretola a ogni pagina e il caos prende il sopravvento.
La struttura è un delirio organizzato: un venditore offre agli scrittori incipit su misura, perfetti per dare il via a romanzi indimenticabili. Solo che questi incipit non sono semplici frasi d’apertura ma mondi in miniatura, idee che si espandono, si contaminano e spesso sfuggono di mano. E così, tra clienti esigenti, scrittori frustrati e storie che si moltiplicano, Vișniec costruisce un libro che è, a parer mio, un atto d’amore verso la letteratura stessa.
Non è un libro che si capisce al 100% ma è proprio questo il bello. Ti lascia qualcosa anche quando non sai bene cosa. Ti infila in testa domande assurde, surreali, pezzi di storie che potresti continuare tu stesso. È come se l’autore ti dicesse: “Ehi, vuoi scrivere? Vuoi leggere? Bene, ma sappi che non c’è un solo modo di farlo e soprattutto non c’è una risposta definitiva.”
Curiosità: Vișniec, oltre a essere scrittore, è anche drammaturgo e giornalista, e la sua vena teatrale si sente tutta in questo libro. Le scene sono quasi atti teatrali, i personaggi sembrano mossi da un regista invisibile, e le situazioni sfiorano l’assurdo. (Non so perchè, ma leggendo questo libro mi è venuto in mente il film Essere John Malkovich.)
Insomma, Il venditore di incipit per romanzi è una lettura che sfida e, anche quando sembra di non capirci più niente, non ti passa neanche per l'anticamera del cervello di mollarla, anzi! Sei sempre più incuriosito. Se vi piaccioni i labirinti, questo è il libro che fa per voi! Ma non cercate una via d’uscita: qui il bello è proprio perdersi.
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