I Classici del venerdì è la nostra rubrica dove la musica classica non è solo un tema, ma una vera e propria passione!

Pina e Pino, musicisti di formazione, si esaltano ogni volta che trovano libri che parlano di grandi compositori o che usano la musica classica come sfondo per raccontare storie emozionanti.

Ci piace divulgare questo tema perché crediamo che la musica sia patrimonio di tutti, capace di unire e ispirare chiunque, e ci piacerebbe che anche voi possiate scoprire quanta bellezza si nasconde dietro ogni nota.

Lucenera, quando le immagini parlano più delle parole

Ci sono libri che si leggono in un pomeriggio e restano lì, sotto pelle, molto più a lungo. Lucenera è uno di questi. Non ha bisogno di tante parole – e in effetti ne usa poche – perché a parlare sono i silenzi, gli sguardi, i boschi innevati e i disegni che tolgono il fiato.Trovato per caso, come succede con le cose belle. Era lì, su una bancarella di libri usati, in mezzo a titoli accatastati un po’ a casaccio. Non avevo la minima idea di cosa parlasse, non l'ho neanche sfogliato. La copertina mi ha letteralmente catturata e niente, sono tornata a casa con Lucenera in borsa. Figuratevi poi quando ho scoperto che tra i protagonisti c’era anche lui: un clavicembalo. Sono impazzita! Che bello quando il caso ti regala queste meraviglie!Passiamo alla storia. La protagonista, Clara, vive in una casa isolata, in un tempo indefinito che sa di passato, immersa in un silenzio pieno di non detti. E proprio lì, dove ci si aspetterebbe solo buio, comincia a filtrare una luce sottile – quella della resistenza, dell’arte e forse anche dell’amore. Ma niente è mai facile, niente è mai tutto bianco o tutto nero. Come nella vita vera.

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La sorella di Mozart, un talento dimenticato

"Questo brano [Fantasia per pianoforte in Re minore K 397] è il disattendere delle attese. Forse proprio questo Wolfgang ha intuito, e ha voluto comunicare: ognuno di noi vive nell’attesa di qualcosa, ma la realtà dei fatti è sempre diversa da ogni congettura e persino da ogni mira; nella realtà accade sempre un accidente che la mente più fantasiosa non avrebbe immaginato, e non ha senso angustiarsi per i risultati non ottenuti, così da rischiare di offuscare le vere conquiste."

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Glenn Gould, una vita fuori tempo

Glenn Gould non suonava il pianoforte. Lo abitava. Ogni nota, ogni pausa, ogni respiro della sua musica erano il frutto di un’intimità profonda, quasi viscerale, con lo strumento. Gould non era solo un pianista: era un visionario, un ribelle, un uomo fuori dal tempo. E forse è proprio per questo che la sua musica continua a risuonare così necessaria.

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Musicofilia, il potere della musica

"La musica, unica fra le arti, è al tempo stesso completamente astratta e profondamente emozionante. Non ha il potere di rappresentare nulla in particolare nè alcun oggetto esterno, ma ha la capacità esclusiva di esprimere sentimenti o stati interiori. La musica può penetrarti il cuore direttamente: non ha bisogno di mediazione."

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