La terra d'ombra, silenzi e attese

Pubblicato il 30 giugno 2025 alle ore 17:44

Era da un po’ che non leggevo qualcosa che mi convincesse fino in fondo. La terra d’ombra è arrivato nel momento giusto, quando avevo quasi perso la voglia di fidarmi. Mi è bastata la prima pagina per capire che stavolta era diverso. E infatti lo è stato.

Questo è uno di quei libri dove non succede granché, almeno all’apparenza. Eppure senti che qualcosa si muove, sotto.
Tutto è sospeso, come se ogni pagina fosse lì a preparare la successiva. Come quando il cielo si annuvola e non capisci se si scatenerà il temporale o tornerà il sereno, lascio un momento di completà immobilità ma carico di tensione..

Laurel è una ragazza sola. Ha imparato a convivere col silenzio, con la fatica, con una valle che sembra fatta solo di ombra e di giorni sempre uguali. E aspetta. Aspetta che il fratello torni dalla guerra, che qualcosa cambi, che il mondo là fuori si ricordi anche di lei. È dura, ma non si lamenta. Fa quello che c’è da fare, con ostinazione e una dignità che non ha bisogno di parole.

E finalmente sembra che il loro destino possa essere altrove, fuori da quella valle chiusa e scura… per il resto, lo dovrete scoprire leggendo.

È un libro che ti resta addosso. Potrebbe essere la descrizione perfetta di una fotografia:
una valle d’ombra, un filo con i panni stesi, un pozzo in costruzione e, in lontananza, due figure immobili. Il bosco tutto intorno.
E tu che guardi, trattenendo il fiato.

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